L’acqua genera sogni e offre la vita, restituisce la memoria dei luoghi. Fermandosi a guardare il Naviglio si resta sognanti, catturati dal ritmo costante dell’acqua che scorre. E così, seguendo il suo antico e sapiente tracciato che attraversa la pianura, si scoprono scorci che sembrano riportarci indietro nel tempo. La magia dell’acqua è capace di metterci in contatto con la parte più profonda di noi stessi, comunicando con la stessa lingua dei sogni. Un sogno unico e irripetibile, in cui danzatori a filo d’acqua, sospesi come fiori notturni, daranno corpo a coreografie magiche e surreali disegnate da luci e suoni immaginifici. Nei sogni si celano nuovi mondi e possibilità, così come rimpianti e paure; in questo continuo confronto si racchiude il desiderio umano di espandersi e sfiorare l’universo nel suo splendore.