MARTEDì 21 MARZO 2023, h.21
“COMMEDIA INCOMPIUTA”
scritto e diretto da Luca Cairati
con Sara Bellodi, Luca Cairati, Arturo Gaskins, Michela Lo Preiato e Maurizio Misceo
scenografia e maschere Zorba Officine Creative costumi Mirella Salvischiani
e con la collaborazione dell’interprete LIS Cesare Benedetti
produzione Centro Teatro dei Navigli
Commedia Incompiuta è un viaggio fantastico compiuto dalle Maschere della Commedia dell’Arte nel solco dei canovacci surreali di Gianni Rodari.
La storia narra di un amore impossibile tra Isabella e Flaminio, osteggiato dal vecchio Pantalone, che nella commedia impersonificherà il male assoluto da cui fuggire.
Arlecchino e Smeraldina andranno in soccorso dei loro padroni e, attraverso agnizioni e travestimenti di ogni sorta, li condurranno in un viaggio surreale e caleidoscopico in cui l’amore trionferà.
Come scenografia un vecchio carro, emblema delle antiche compagnie dei comici dell’arte, capace di trasformarsi di volta in volta, seguendo lo sviluppo drammaturgico della storia: da teatro dei burattini a casa di Isabella, da palcoscenico a carro volante, che trasporterà le maschere nello spazio, per poi arrivare sulla luna.
La commedia è una metafora perfetta del viaggio iniziatico alla ricerca di se stessi e della relazione che si interpone tra la maschera, simbolo di finzione, e la ricerca della verità.
Centro Teatro dei Navigli ha una profonda conoscenza della Commedia dell’Arte, dei suoi personaggi e degli elementi fisici che li contraddistinguono e con questa nuova creazione la compagnia ha il desiderio di innovare i codici classici con la danza, il mimo e la drammaturgia del corpo.
Come dice Rodari: “Il teatro è sempre un’opera incompiuta, che si completa solo nel momento in cui viene messa in scena, e che si definisce con le invenzioni degli attori e con lo sguardo del pubblico”. Teatro dei Navigli dà dunque il benvenuto nel mondo della fantasia, in cui una scopa si trasforma in un cavallo, o dove una parola detta per ridere, può diventare il contrario del suo significato. Entriamo nel mondo del gioco, nelle coniugazioni fantastiche del “facciamo che io ero”, che ci permettono di assumere tutte le identità e tutti i codici possibili e di condividerli con il pubblico.
Valore aggiunto dello spettacolo è l’inserimento dell’utilizzo della lingua dei segni italiana, LIS.
L’intenzione registica è quella di amalgamare la LIS con la gestualità teatrale e con la multidisciplinarietà già protagonista di Commedia Incompiuta, confezionando un prodotto unico, uno spettacolo fruibile tanto da udenti quanto da non udenti.