Il prossimo spettacolo di Incontroscena, Tristano e Isotta, è previsto nel comune di Cisliano, che ha sostenuto questo appuntamento della rassegna, venerdì 18 novembre, alle ore 21.00 presso l’Auditorium G. Magenti, sito in Via Wojtyla.
Una tragicommedia sull’amore, la verità e la fedeltà (a se stessi). Un dramma con venature “alchemiche” capace di squarci di inattesa comicità. Uno spettacolo medievale e modernissimo, che unisce prosa e Commedia dell’Arte, che fa incontrare il teatro più fisico e il teatro di narrazione, la tradizione colta e quella popolare.
È il Tristano e Isotta di Luca Cairati e Irina Lorandi, che tornano a raccontare la storia d’amore (“colpa” di un filtro magico) tra il prode cavaliere e la principessa d’Irlanda, costretta a sposare il re di Cornovaglia per portare la pace fra i due Paesi. Come resistere alla passione? Ma soprattutto: perché resistere? Va in scena l’eterna lotta tra le ragioni del cuore e la ragion di Stato, tra la legge relativa degli uomini e quella assoluta dell’Amore.
Un percorso iniziatico, dove gli altri personaggi come marionette impazzite, prendono forma dalle suggestioni psicoanalitiche e simboliche che si specchiano in questo folle amore.
Il palcoscenico rievoca il “teatro itinerante” delle compagnie medievali, è un molo sospeso fra il reale e l’immaginario: è barca e spiaggia, campo di battaglia e luogo di apparizioni improvvise.
Le musiche, composte da Francesco Curatella, mettono in rilievo la modernità dei sentimenti e delle passioni, creano un atmosfera avvolgente, e sospesa fra la musica contemporanea e quella medioevale che esaltano la voce magica e la grazia di Isotta e le trasformazioni di Luca Cairati (che è Tristano ma anche l’irresistibile serva Brangien, è re Marco, Pulcinella e il nano Frochin….).
Il testo – nato dopo un accurato studio dei testi medievali di Beroult, Thomas e Goffredo di Strasburgo – è uno spettacolare esercizio ludico-letterario che si prende tutte le libertà possibili, dallo spirituale al triviale, ed è tenuto insieme dalla lingua inventata di un cantastorie che ricorda Testori e il grammelot “alla Dario Fo”, che inventa dialettismi, arcaismi e neologismi in quantità. Uno spettacolo pieno di azione e di colpi di scena, ideato dai due attori-autori in collaborazione con Fabrizio Tassi, scrittore e critico cinematografico teatrale, che raccontano una leggenda che da troppi anni manca dai teatri italiani e nasconde significati che aspettano ancora di essere svelati.
La biglietteria è aperta presso l’Ufficio di Teatro dei Navigli, ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso (Via Pontida), dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Per INFO: teatrodeinavigli@gmail.com / 348 0136683 – 324 6067434.
Ingresso
intero 6,00 € / soci Teatro dei Navigli 5€
INFO
teatrodeinavigli@gmail.com
348 0136683 – 324 6067434
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Ufficio – segreteria: ex Convento dell’Annunciata, Via Pontida, Abbiategrasso (MI)
Apertura al pubblico: dal MARTEDÌ al SABATO 15.00 – 19.00